Una sala d’aspetto della terapia intensiva di un qualunque ospedale romano. È questo il terreno dove si consuma una classica situazione familiare: un capofamiglia in fin di vita ed i figli che già si contendono l’eredità. In ”Nemici come prima” tutto viene raccontato con un concentrato di comicità, ottenuta mediante la battuta sempre pronta, che non lascia quasi respiro al pubblico, facendo addirittura dimenticare o accantonare la situazione amara e le piccolezze umane che emergono ancora di più di fronte alla morte.
I personaggi non ne escono vincitori, ma riescono, malgrado quello che sono, ad essere sempre simpatici e molto divertenti. Una descrizione non proprio edificante, ma fatta con una leggerezza tale da far arrivare a riflettere sorridendo.